Un ex pastore della Carolina del Sud, John Paul Miller, 46 anni, è stato incriminato con l’accusa federale di cyberstalking e di aver rilasciato false dichiarazioni in relazione alla morte della sua ex moglie, Mica Miller, 30 anni, morta suicida nell’aprile 2024. L’ufficio del procuratore degli Stati Uniti denuncia una serie di molestie prolungate iniziate nel novembre 2022 e culminate con la sua morte.
Le accuse
Secondo l’accusa, Miller si è impegnata in una campagna sistematica di abusi contro Mica Miller, inclusa la pubblicazione di una sua foto nuda online senza consenso, contattandola eccessivamente – oltre 50 volte in un solo giorno – e installando segretamente dispositivi di localizzazione sul suo veicolo. Presumibilmente avrebbe anche sabotato i suoi pneumatici, acquistando un dispositivo di sgonfiaggio online e discutendo dell’atto con altri.
Queste azioni non sono state isolate; Mica Miller aveva precedentemente confidato al suo avvocato, Regina Ward, sulla snervante capacità di Miller di apparire inaspettatamente nei suoi luoghi. Secondo quanto riferito, le incessanti molestie hanno interferito con le sue finanze e la sua vita quotidiana.
Una storia di accuse
Questa accusa segue precedenti accuse contro Miller. Nel 1998, è stato citato in giudizio da una donna dell’Indiana che lo ha accusato di stupro quando lei aveva 15 anni e lui era un leader della chiesa giovanile. Anche se Miller ha negato queste accuse, le affermazioni precedenti sottolineano un modello di presunta cattiva condotta.
Conseguenze e risposta legale
Dopo la morte di Mica Miller, la sua famiglia ha affermato che era vittima di “controllo coercitivo”, una forma di abuso non fisico che include manipolazione finanziaria, isolamento e intimidazione. Miller rischia fino a cinque anni di carcere per cyberstalking, due anni per false dichiarazioni e una multa fino a 250.000 dollari se condannato.
In risposta al caso, il senatore della Carolina del Sud Stephen Goldfinch ha introdotto la “Legge Mica”, che mira a criminalizzare il controllo coercitivo all’interno dello stato, riconoscendo il grave impatto di tale abuso.
Il contesto più ampio
Questo caso evidenzia il crescente pericolo del cyberstalking e del controllo coercitivo, forme di abuso che spesso passano inosservate ma che possono essere mortali. L’accusa dimostra una tendenza preoccupante al comportamento predatorio reso possibile dalla tecnologia e sottolinea la fondamentale necessità di riforme legali per affrontare le forme di abuso non fisico. Il fatto che ciò abbia portato al suicidio illustra come queste tattiche possano erodere sistematicamente l’agenzia e il benessere della vittima.
Se tu o qualcuno che conosci avete problemi di salute mentale, chiedete aiuto. Puoi chiamare o inviare un messaggio al 988 negli Stati Uniti o visitare 988lifeline.org per ricevere assistenza. Le risorse per gli abusi domestici sono disponibili al numero 1-866-331-9474 o inviando un SMS con “loveis” al 22522.









