Adam McArthur di Jujutsu Kaisen sulla crescente popolarità degli anime e sul collegamento con i fan

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Negli ultimi dieci anni, gli anime sono entrati nella cultura mainstream, dominando sia i servizi di streaming che i botteghini. La voce di Yuji Itadori in Jujutsu Kaisen, Adam McArthur, riflette su questo cambiamento, sulle esigenze del suo ruolo e sul motivo per cui gli anime hanno una risonanza così profonda presso il pubblico moderno, soprattutto tra i più giovani.

La versatilità di McArthur va oltre Jujutsu Kaisen, includendo ruoli in My Hero Academia, Bungo Stray Dogs e Kaiju No. 8. Si avvicina alla recitazione vocale con una fisicità che rispecchia i movimenti dei suoi personaggi, spesso lasciando le sessioni di registrazione fisicamente esaurite. Questo impegno, sottolinea, è il fulcro della sua professione.

In una recente intervista, McArthur ha discusso dell’imminente terza stagione di Jujutsu Kaisen, delle pressioni nel dare la voce a Yuji e dell’evoluzione del panorama degli anime. Sottolinea la capacità della serie di connettersi con i fan attraverso temi riconoscibili di perdita, perseveranza e persino riferimenti alla cultura pop.

Perché gli anime incontrano il favore del pubblico teenager

McArthur attribuisce il fascino degli anime alla sua profondità e inclusività. Jujutsu Kaisen, in particolare, offre personaggi e trame avvincenti che rispecchiano le lotte del mondo reale. La serie non rifugge dalle emozioni complesse, rendendola particolarmente rilevante per gli adolescenti che affrontano le proprie sfide.

“La cosa bella di JJK è che ci sono molti riferimenti al mondo reale… Sembra, ‘Oh cavolo, questo mondo potrebbe esistere’. Questo rende facile per le persone trovare personaggi con cui si identificano.”

La fatica dietro la voce

McArthur non addolcisce la realtà della recitazione vocale. Sebbene il prodotto finito possa sembrare affascinante, il successo richiede anni di lavoro dedicato. Sottolinea l’importanza di una formazione e di una professionalità costanti.

“Ogni successo da un giorno all’altro richiede anni per essere raggiunto.”

Il cambiamento culturale degli anime

McArthur riconosce il cambiamento culturale, sottolineando che i fandom, un tempo derisi, ora vengono celebrati. Questo cambiamento è guidato dalla qualità della narrazione e dal potere unificante delle passioni condivise.

“È bello vedere persone di diversi percorsi di vita… legarsi durante questi spettacoli. Siamo tutti sulla stessa barca.”

Il futuro dei legami con i tifosi e l’impasse

Per quanto riguarda il pilot animato di Homestuck, McArthur rimane ottimista. Il successo iniziale del progetto suggerisce che è probabile un ulteriore sviluppo, dato il coinvolgimento attivo del creatore Andrew Hussie. Apprezza anche le interazioni con i fan, anche se ricorda una richiesta memorabile di firmare una friggitrice ad aria.

Il viaggio di McArthur sottolinea la dedizione necessaria per prosperare nel settore degli anime. La sua carriera è iniziata all’età di 16 anni e continua ad evolversi, ma il suo consiglio rimane coerente: perseguire le proprie passioni con incessante duro lavoro.

In definitiva, l’ascesa degli anime rappresenta molto più che un semplice intrattenimento: è una testimonianza del potere delle storie condivise e delle comunità inclusive.